I periodi di quarantena costringono a interrompere le rassicuranti abitudini quotidiane creando a volte uno stato temporaneo di disorientamento.
Si può cogliere però l’occasione di investire su nuove attività o su quelle attività che, nonostante fossero desiderate, non permettevano di essere coltivate a sufficienza proprio dalle abitudini.
Sappiamo di progetti ripresi, libri finalmente letti fino alla fine, persone contattate in attesa da tempo: quasi che la quarantena forzata sia stata un beneficio per riprendere o completare cose importanti lasciate in sospeso.
Anche molte famiglie hanno potuto vivere momenti insieme quasi unici e irripetibili.
Non fa paura l’isolamento causato da una malattia, ma quello causato dal deserto delle emozioni: così inquietante e così strisciante, così camaleontico e così dissimulante, così arido e così nascosto in ciascuno di noi.
L’invito da parte di noi tutti, come persone prima, come parte di un’azienda poi, è quello di far sentire la nostra umana presenza e la nostra volontà di guardare oltre questo particolare momento.